“Partimmo per l’Islanda (sì, sì Islanda con la esse, non Irlanda). Sara, io e quel gran mito di mia cugina Paola. Fu una vacanza indimenticabile.(…)Ricordo che indossava una felpa bianca con una bandiera norvegese, il che mi fece presumere che fosse scandinavo. I nostri sguardi s’incrociarono per un secondo, o forse meno, perché subito, per timidezza, distolsi il mio. Non sapevo che quel secondo, o forse meno, mi avrebbe cambiato la vita.” Dal capitolo 3.
Categorie:Senza categoria

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.